Skip to main content

L’Influencer Marketing ha cambiato completamente le strategie e i contenuti pubblicitari a cui siamo abituati, dando alle imprese nuove opportunità promozionali basate su un concetto chiave: la relazione con gli utenti.

Grazie agli influencer, infatti, è mutato l’approccio con cui un prodotto o un servizio vengono venduti: non più meri oggetti ma esperienze, attorno alle quali costruire la narrazione del cliente/eroe che trova nel brand la soluzione ai suoi problemi.
Parte proprio da questa visione del Marketing la costruzione dei cosiddetti branded content: un outfit per l’ufficio sarà molto più ingaggiante se indossato da un’influencer durante un meeting importante, così come un vino rosso raccontato da un wine blogger sarà più appetibile alla sua community di lettori.

Se c’è una cosa che il 2020 ci ha insegnato è proprio che gli aspetti relazionali nel Marketing hanno acquisito un ruolo fondamentale nella pianificazione di strategie pubblicitarie efficaci. Ce ne accorgiamo dalla rivoluzione comunicativa di grandi e piccoli brand, che nell’anno del Covid-19 hanno rilanciato i propri prodotti umanizzando i contenuti su tutti i canali, dagli spot tv ai reel di Instagram.

Come integrare efficacemente, quindi, l’Influencer Marketing nella strategia di promozione del proprio business?
Dalle ricerche degli ultimi due anni, abbiamo estrapolato per voi 5 punti da tenere bene a mente.

1. Definire in anticipo gli obiettivi da raggiungere

Prima di ingaggiare qualsiasi influencer è fondamentale capire che cosa si vuole ottenere tramite la partnership sponsorizzata. Chiarire questo punto consente di strutturare una strategia specifica e di definire le corrette metriche da tenere in considerazione in fase di monitoraggio delle attività.
Ad esempio, secondo l’ultimo report di Onim (Osservatorio nazionale di Influencer Marketing), i principali obiettivi delle aziende che hanno investito in attività di I. M. nel 2019 sono:
Far conoscere il brand, 23,88%, attraverso personaggi con un pubblico ampio e profilato;
Aumentare l’engagement dei canali social, 16,25%, per ottenere maggiori interazioni, commenti e condivisioni, le attività alla base della riprova sociale sui social media;
Incrementare la brand reputation, 16,09%, legandola di ritorno anche alla reputazione dell’influencer;
Incentivare gli acquisti, 12,94%, per moltiplicare le conversioni sui “canali transazionali” del brand, come l’e-commerce o il punto vendita;
Rafforzare il rapporto con i clienti e la community, 9,61%, coltivandolo nel tempo grazie alla proposta di valore del brand.

Il tuo obiettivo rientra tra questi?

Fonte: Onim

2. Definire il budget da allocare alle attività

La collaborazione con gli influencer richiede ovviamente dei costi. Ancora oggi, secondo i dati di Onim, i budget allocati all’Influencer Marketing solo il 10% del totale, per quanto molte aziende italiane risultino intenzionate ad aumentarli nel prossimo biennio.

Come calcolare correttamente i costi? Tieni a mente innanzitutto il primo punto. I costi di una campagna di Influencer Marketing con obiettivo awareness sono ben diversi dai costi di una campagna di Influencer Marketing con obiettivo conversioni.

Ti consigliamo di tenere conto, quindi, di più fattori: ad esempio la tua possibilità di spesa, il ritorno dell’investimento delle campagne pubblicitarie fatte in precedenza – come il costo di conversione di una Facebook ads – ma anche la richiesta di compenso da parte degli stessi influencer. Senz’altro ti sarà utile farti aiutare da chi ha dimestichezza con i numeri.

3. Scegliere gli influencer in linea con il proprio brand

Un altro aspetto cruciale sta proprio nella selezione degli influencer. Molte aziende utilizzano strumenti di Social Listening e tool dedicati all’I.M. per la ricerca del giusto testimonial, anche se i brand si affidano sempre più spesso ad influencer agency, in grado di fornire dati e professionisti in linea con le loro esigenze, sia di budget che di comunicazione.

È importantissimo che l’influencer rispecchi l’identità dell’azienda, che condivida i suoi valori, che abbia una storia da raccontare simile a quella narrata finora dal brand. Le community sono attente a questi particolari. Più incongruenze e forzature troveranno, minore sarà la possibilità di raggiungere gli obiettivi della campagna.

4. Costruire e pianificare insieme i contenuti

Gli influencer coincidono spesso con la figura di content creator, sono cioè produttori di contenuti in grado di genere interesse negli utenti.

È importante dunque che l’utente riconosca nel branded content un valore per sé e per la community, in grado di rispondere a dei bisogni precisi, siano essi puramente estetici o di acquisto di un prodotto.

Per farlo bisogna rendere il contenuto “nativo”, non solo in base alla piattaforma che si sceglie di utilizzare, ma anche in base alle attività svolte e allo stile dell’influencer. È inutile creare un contesto di comunicazione fittizio: più il messaggio sarà naturale, più risulterà efficace.

5. Esaminare gli insight con metriche precise

Siamo partiti con i dati e concludiamo con i dati. Ogni attività di Marketing deve essere sempre sorretta da metriche precise, sia in fase di definizione della strategia, sia in fase di monitoraggio e di valutazione finale delle attività. Ecco perché è importante definire dei KPI (Key Performance Indicator), che ti aiutino a comprendere se l’attività di Influencer Marketing sia stata remunerativa o poco efficace per il tuo business.

Se vuoi creare una campagna di Influencer Marketing per promuovere la tua attività, scopri qui come fare.

Contattaci per una consulenza personalizzata

Con Jungler, trasforma la tua strategia di influencer marketing e lancia una campagna destinata al successo