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Quanto è solido l’equilibrio tra influencer e trasparenza? Secondo l’ultimo report pubblicato da Buzzoole lo è sempre di più. Nel 2020 sono stati pubblicati 186.700 post su Instagram e Facebook con hashtag che indicavano chiaramente le finalità commerciali dei contenuti. Solo un lieve calo del 5% rispetto al 2019, di cui è stato complice anche il Covid, che ha influito sul numero di collaborazioni tra aziende e influencer. I settori che spiccano per trasparenza sono la Moda, il Beauty e la Tecnologia, che si guadagnano una fetta del 58,5% sul totale dei contenuti condivisi dagli influencer.

Perché questo dato interessa anche te? Perché dal 2016 è in vigore la Digital Chart, un regolamento cogente dell’IAP (Istituto per l’Autodisciplina Pubblicitaria) sulla riconoscibilità delle comunicazioni commerciali diffuse attraverso il web, in cui rientrano anche i social network.

Quindi, se stai pensando di attivare delle campagne di Influencer Marketing, salva l’articolo tra i preferiti perché potrebbe tornarti utile. Vediamo insieme come.

Che cos’è la Digital Chart IAP per la trasparenza dei contenuti commerciali

La Digital Chart è un documento nato per regolamentare la pubblicità online attraverso attività e strumenti come: post sui social media, video, vlog, recensioni, contenuti redazionali, contenuti generati dagli utenti, advertising in app e su altre piattaforme proprietarie, che prevedono un accordo preliminare tra azienda e content creator.

Negli accordi rientrano sia le collaborazioni retribuite, sia l’invio saltuario di prodotti da testare o da recensire. Per lo IAP, quindi, ogni contenuto condiviso sui social media o su canali proprietari, che coinvolge un prodotto o il nome di un’azienda, deve essere accompagnato da un disclaimer o da specifici hashtag che rendano evidenti le finalità commerciali.

La Digital Chart ha, quindi, vuole contrastare la pubblicità occulta su canali di comunicazioni giovani, dove per molto tempo (e, purtroppo, ancora oggi) le attività promozionali sono risultate ingannevoli o poco trasparenti.

Con l’avvento di nuovi strumenti, come le stories, nel 2019 il regolamento ha subito un upgrade. I contenuti effimeri, della durata di 24 ore, vedevano spesso sorvolare le direttive con escamotage per nascondere gli hashtag come #Ad o #Advertising. Pertanto, l’IAP ha deciso di specificare che “le diciture devono essere sovrapposte in modo ben visibile agli elementi visivi di ogni contenuto promozionale”.

Puoi consultare tutti i punti della Digital Chart qui.

Quali hashtag utilizzare in una campagna di Influencer Marketing

Sono molti i richiami inviati dall’Antitrust e dall’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) a celebrities, influencer e content creator che in passato non hanno specificato le finalità commerciali dei loro post.

La Digital Chart ci aiuta a non sbagliare, indicando gli hashtag da utilizzare per ogni collaborazione, in modo chiaro e lineare.

  • La prima regola, a prescindere dal rapporto che lega le parti, è di inserire all’inizio delle caption di Instagram o all’inizio della serie di hashtag le diciture di categoria come #Adv o #Giftedby più l’hashtag del brand. Ad esempio: #adv #jungler.
  • La seconda regola vale per le stories. Anche in questo caso è importante rendere ben visibili gli hashtag che specificano la finalità commerciale del contenuto, sovrapponendoli alle foto, ai video o alle grafiche realizzate.
  • La terza regola riguarda la trasparenza tra brand e influencer. Il primo è sempre tenuto a comunicare al creator l’inserimento obbligatorio degli hashtag indicati dallo IAP, in base al rapporto che li lega.

Ma quali hashtag deve utilizzare l’influencer se viene retribuito o se riceve prodotti in regalo? Vediamoli nel dettaglio.

Collaborazione retribuita

La collaborazione retribuita prevede la sottoscrizione di un accordo commerciale tra brand e influencer e un corrispettivo in denaro per le attività concordate.

Hashtag per una collaborazione retribuita

In questi casi, i refer da inserire all’interno dei copy, dei video, come reels o IGTV, e delle stories sono: #Ad, #Advertising, #Pubblicità, #Sponsorizzatoda…, #Sponsoredby…, #Incollaborazionecon…, #Promossoda…

Invio sporadico di prodotti

Questa categoria riguarda l’invio gratuito di prodotti agli influencer senza una committenza. Gli influencer, quindi, non ricevono una retribuzione in denaro ma, nella maggior parte dei casi, l’invio del prodotto corrisponde a una recensione positiva condivisa sui social network.

Hashtag per l’invio gratuito di prodotti

Gli hashtag indicati dall’IAP sono #Prodottoinviatoda…, #Gitfed by… o #suppliedby, quando il prodotto viene concesso in prova per un periodo limitato.

Altre collaborazioni tra brand e Influencer

Un’altra forma di collaborazioni tra brand e influencer sono le affiliazioni, secondo cui il creator viene retribuito in base alle performance. È un meccanismo utilizzato soprattutto per i codici sconto o per i link personalizzati, che tracciano gli acquisti ottenuti grazie alla promozione sui social media. L’hashtag più indicato in questo frangente è #Aff.

Come fare per assicurarsi che le regole vengano rispettate dagli influencer con cui collabori? Affidati a una piattaforma di Influencer Marketing come Jungler. Grazie al suo sistema automatizzato, hai la possibilità di tracciare tutte le attività dei creator e verificare l’andamento della campagna.

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