Sei un influencer o un’agenzia e stai progettano le tue attività per il nuovo anno? Abbiamo raccolto per te i più interessanti trend dell’Influencer Marketing nel 2023, dai virtual influencer nel Metaverso al co-branding.
Come sarà l’influencer Marketing nel 2023: 5 tendenze da seguire
Studiare nuove strategie per i clienti di Jungler ci aiuta a tenere sempre il passo con le novità dal mondo e a condividerle con voi in anteprima.
Spulciando le fonti più autorevoli del web e chiacchierando con colleghi in Europa e oltreoceano, abbiamo individuato cinque trend succosi che nel 2023 guideranno il mercato dell’Influencer Marketing.
1) I virtual Influencer arriveranno nel Metaverso
Zaira, Lil Miquela, Noonoouri. Sono nomi di virtual influencer con migliaia di follower. Il loro successo ruota intorno a tre caratteristiche: vivono sentimenti umani, hanno valori condivisi da milioni di persone, hanno identità dai tratti unici e allo stesso tempo vicine ai loro follower.
Questi tre solo alcuni dei meta influencer che stanno prendendo piede sui social media con enorme successo. Oggi se ne contano circa 200, ma nel 2023 il numero potrebbe salire. Così come salirà il numero di brand avatar presenti nei metaversi, da Roblox a Decentraland.
Fonte immagine: buzzoole.it
E proprio in Decentraland, il brand per la cura dei capelli Olaplex ha lanciato il suo avatar KAI tramite un contest: creare il parrucchino più bello da farle indossare. Il vincitore porterà a casa 2.500 dollari e altrettanti potrà donarli a un ente di beneficenza a sua scelta.
Tramite i metaversi, i big-brand internazionali puntano anche su introiti alternativi. Gucci, Balenciaga, Moncler, Nike hanno lanciato linee di NFT indossabili, che gli utenti online possono acquistare per i propri avatar, aprendo a nuove opportunità nel mondo dell’influencer marketing.
Se la tua azienda vuole puntare sul futuro, questa è la strada giusta.
2) Aumenteranno i prodotti realizzati in co-branding
Le collaborazioni tra brand e influencer andranno oltre la semplice produzione di contenuti. Negli ultimi anni abbiamo assistito al lancio di linee create con la direzione artistica di personaggi social con community attive e fidelizzate.
Un esempio tutto italiano è il calendario dell’avvento di Miss Creamy Creamy per Stabilo. Per il suo brand Cartocose, Daniela Cremona ha studiato con Stabilo ventiquattro piccole gioie da regalare agli appassionati di cancelleria, da scartare giorno dopo giorno in preziose buste colorate.
Fonte immagine: creamyshop.it
Altro esempio è l’uovo di Pasqua firmato Chiara Ferragni e prodotto da Dolci Preziosi, il cui ricavato è stato devoluto completamente in beneficenza alla no-profit I bambini delle fate, a sostegno di famiglie che vivono la sfida dell’autismo e di altre disabilità.
3) Il formato video avrà sempre più spazio
TikTok ha segnato l’ascesa dei video nelle strategie di content marketing. Il motivo è semplice: i video coinvolgono più di una foto statica. Attivano nuovi sensi, tengono incollati allo schermo, aiutano a costruire narrazioni di valore per la community e a intrattenerla, sostituendo film e serie tv.
Storie e reels di Instagram, TikTok video, shorts e video di YouTube, ma anche live-streaming su Twitch hanno monopolizzato il panorama video digitale. Le piattaforme social sanno quali contenuti aumentano il tempo di permanenza degli utenti e li sfruttano a proprio vantaggio. Tienilo a mente per le tue future campagne.
4) I contenuti autentici saranno la chiave del successo
Il successo di TikTok è stato l’autenticità. Sulla sua scia è nato BeReal e siamo certi non sarà l’ultimo. Tutti i social si baseranno su una chiave imprescindibile: essere quanto più veritieri possibile.
Diciamo addio a foto e video patinati, filtri da top model e set cinematografici. Diamo il benvenuto all’era dei contenuti-verità, dove l’inclusività, l’accettazione del proprio corpo e le opinioni autentiche conteranno più di ogni script studiato a tavolino.
5) Le campagne di Influencer marketing supereranno l’adv
Negli ultimi anni, i costi del social advertising sono aumentati causa sovraffollamento. Niente di strano, considerando la crescita esponenziale del numero di inserzionisti. L’aumento della domanda ne alza anche i costi: vince chi ha la creatività migliore ma anche il portafoglio più generoso.
Per questo l’Influencer Marketing è diventato un’alternativa più desiderabile alle classiche inserzioni pubblicitarie, rese meno accessibili anche dalle continue restrizioni in termini di privacy imposte dall’Europa.
Nell’Influencer Marketing il ROI sembra essere più elevato e con una coda più lunga di un’inserzione su Facebook, soprattutto se le collaborazioni coinvolgono micro-influencer e durano diversi mesi.
In entrambi i casi, affidarsi a sistemi di tracciabilità avanzata aiuta a comprendere quale strumento sia più o meno proficuo per un brand. Il consiglio è testare sempre, senza mai dimenticare l’obiettivo finale della propria campagna.
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Fonti:
