Da tempo, molte aziende hanno iniziato a chiedersi come comunicare con la Gen Z. Questo non è un caso: i nuovi adolescenti si preparano a prendere la staffetta dai Millennials e a diventare a tutti gli effetti una nuova fetta di mercato con potere d’acquisto
Il compito non è semplice: imparare a comprendere e a comunicare con le nuove generazioni è da sempre una sfida impegnativa.
Per riuscire a comunicare con la Generazione Z, a entrare in connessione con i suoi membri e a trasmettere i nostri messaggi commerciali, si deve abbandonare la comunicazione tradizionale e iniziare a sperimentare linguaggi e codici diversi da quelli che siamo abituati a utilizzare.
Ma quali sono questi linguaggi? Tra tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione per creare un ponte tra noi e la generazione del futuro, social e influencer marketing sono i nostri assi nella manica.
Chi è la generazione Z?
Per capire come comunicare con la Generazione Z è necessario fare un passo indietro e comprendere quali sono le persone con cui stiamo cercando un’interazione.
La Gen Z raggruppa i ragazzi e le ragazze nati tra il 1997 e il 2018, la prima generazione che ha avuto il privilegio di accedere alle potenzialità di Internet sin dalla nascita.
Questa prerogativa non può non essere presa in considerazione nell’analisi del target. Avere accesso a internet significa infatti:
- creare legami e senso di appartenenza attraverso le community;
- trovare nuovi punti di riferimento negli influencer;
- confrontarsi con punti di vista diversi in qualsiasi momento;
- accedere a un’immensità di fonti;
- conoscere in tempo reale ogni notizia;
- avere la possibilità di esprimere la propria voce;
- fruire di contenuti multicanale.
L’iperconnessione è stata fondamentale nella definizione della personalità della generazione del futuro: i ragazzi e le ragazze della Gen Z possono conoscere il mondo che li circonda selezionando le notizie e bypassando filtri, tabù, e pregiudizi.
Grazie a questa opportunità, la Gen Z è riuscita a creare un suo sistema valoriale dimostrando una sensibilità più spiccata verso le tematiche dell’inclusione, della sostenibilità, della salute mentale e del cambiamento climatico.
Per comunicare con la Gen Z è importante guardare ai valori
La Generazione Z è una generazione di rottura che non ha paura di esprimersi e di dichiarare le proprie opinioni. Per questo motivo, se i brand vogliono creare un punto di contatto non devono aver timore di parlare dei loro valori.
I dati parlano chiaro, secondo alcune analisi di mercato quasi il 90% dei ragazzi e delle ragazze appartenenti alla gen Z ha affermato di preferire acquistare da brand che supportano cause ambientali o sociali.
Questo dato comunica che i giovani hanno la necessità di rapportarsi e di essere rappresentati da brand che non ricercano il mero profitto, ma che dimostrano di possedere forti valori e di essere in prima linea per la costruzione di un futuro migliore.
La Generazione Z, infatti, si prepara ad affrontare la più grande crisi climatica degli ultimi tempi e questo problema non può essere messo in secondo piano: i giovani sono determinati a fare scelte consapevoli e a riporre la loro fiducia soltanto in brand e prodotti che supportano attivamente le loro cause.
Quindi, dimostrare con i fatti di essere concretamente vicini a problematiche come surriscaldamento globale, parità di genere e inclusività è un buon punto di partenza per incontrare il favore delle nuove generazioni, che hanno bisogno di sentirsi comprese, supportate e non abbandonate.
Per comunicare con la Gen Z non si può rinunciare ai social
Nel mondo tutto cambia: gli adolescenti degli anni ‘90 hanno sperimentato i primi SMS, nei primi anni 2000 c’è stato l’esordio nel mercato di Facebook, e ora è arrivato il glorioso momento di TikTok.
All’inizio, interfacciarsi con telefoni e social media non è stato semplice ma, col tempo, questi nuovi canali di comunicazione digitale hanno acquisito sempre più spazio e ora sono diventati parte della quotidianità delle nuove generazioni.
Per comunicare con la Generazione Z, infatti, non si può non considerare un altro dato importante che viene da uno studio statunitense: il 51% dei giovani In Italia trova informazioni sulle aziende grazie ai social.
Instagram, Tik Tok e Youtube sono infatti tra i canali più utilizzati dai ragazzi per documentarsi e interagire con i coetanei e i brand; questa abitudine, fondamentale per capire le abitudini d’acquisto, palesa altre due preferenze di questa generazione: l’approccio mutlicanale e il formato video.
In quest’ottica, contenuti veloci, multimediali e interattivi sono la chiave per accattivarsi l’attenzione dei più giovani.
Che ruolo ha l’Influencer Marketing nella comunicazione con la Gen Z?
Nella comunicazione con la Generazione Z l’influencer marketing ha un ruolo fondamentale, perché riesce a stabilire una linea di connessione sia con le abitudini di acquisto delle nuove generazioni che con il loro sistema valoriale.
Come già detto, i social rappresentano una parte fondamentale della quotidianità dei più giovani e spesso costituiscono il primo punto di contatto con un prodotto, l’inizio del loro costumer journey.
Gli influencer, grazie alla loro popolarità sui social, possono dare visibilità a un prodotto e innescare il desiderio di acquisto; questa affermazione è confermata da un dato importante: secondo un’analisi di Buzzoole il 67% degli appartenenti alla generazione Z si basa sui consigli degli influencer per acquistare un prodotto.
Attenzione però, per entrare in connessione con la Gen Z non è sufficiente creare una partnership pubblicizzata con personaggi celebri: la regola numero uno per stabilire un contatto con la Gen Z attraverso l’influencer marketing è quella di scegliere con attenzione gli influencer più adatti.
Questa generazione, infatti, particolarmente sensibile a tematiche sociali e ambientali, predilige l’autenticità. Per questo motivo, se si desidera pubblicizzare un brand, un prodotto o un servizio con l’influencer marketing è importante puntare su micro influencer in grado sia di rappresentare i propri valori aziendali, che di rispecchiare con sincerità gli ideali dei giovani.
Non bisogna puntare ai grandi numeri: pur avendo un seguito minore rispetto agli account con centinaia di migliaia di follower, i microinfluencer hanno un tasso maggiore di engagement e sono fedelmente seguiti dalle loro community anche in virtù della loro personalità, delle loro abitudini e dei loro ideali.
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