Il food influencer è una figura chiave nella promozione online del settore Food e Beverage. Ha una community affezionata che segue con attenzione i suoi contenuti, pronta ad accogliere i suoi consigli su ristoranti da provare, su nuovi prodotti da testare o su esperienze da fare in viaggio o nella propria città.
In che modo la sua popolarità può essere un vantaggio per le aziende? E come attivare una collaborazione con un food influencer? Te ne parliamo nell’articolo.
Chi è il food influencer o food creator?
Il food influencer (italianizzato, influencer del cibo) o food creator è una figura nata con l’avvento dei social media: il suo obiettivo è consigliare aziende, locali e ristoranti del settore Food & beverage alla propria community sui social network. I più utilizzati per condividere contenuti a tema sono Instagram, Facebook, Twitter, YouTube e Tiktok.
Il food influencer eredita e amplifica il lavoro del food blogger – presente negli USA già nel 1997 – che utilizzava siti web di settore come canali per condividere le proprie opinioni e recensioni su brand e prodotti disponibili sul mercato. Oggi i due termini vengono usati come sinonimi, a prescindere dal mezzo utilizzato.
Esistono tre diversi tipi di food influencer:
- chef, professionista della ristorazione che si affida ai social network per condividere il suo progetto culinario. Esempi sono Benedetta Rossi, Carlotta Perego (Cucina Botanica) e Aurora Cavallo (Cooker Girl);
- traveller, viaggiatori e viaggiatrici che amano testare cucine, locali, prodotti sempre nuovi e condividere le loro esperienze culinarie con la community. Per trovare food blogger di questa tipologia, basta fare un po’ di ricerche su TikTok con parole chiave come “cosa mangiare a Roma”, “cosa mangiare a Firenze”, “Cosa mangiare a Torino”, e così via;
- professionista, esperti ed esperte di cucina e di alimentazione, come giornalisti, divulgatori, sommelier, nutrizionisti, persone che gravitano intorno al Food & beverage, portando la propria competenza sui social media. Esempi sono Dario Bressanini, chimico, docente e ricercatore universitario; Simone Roveda, sommelier fondatore di @winerylover; la Dott.ssa Silene Pretto, nutrizionista divulgatrice di ricette sane e consigli di alimentazione.
Come in qualsiasi altra categoria, i food influencer si suddividono in:
- nano-influencer: fino a 10k follower;
- micro-influencer, fino a 100k follower;
- macro-influencer, fino a 500k follower;
- mega-influencer, celebrities note a un pubblico ampio oltre i social network.
Oggi molti influencer sono attivi contemporaneamente su più piattaforme, inglobando community più grandi rispetto al passato e, spesso, anche più eterogenee in termini di età e di interessi. Tienilo in considerazione quando analizzi i profili di un influencer.
Quando ingaggiare un food influencer?
Secondo Buzzoole, “il 54% degli Italiani segue i food influencer per consigli culinari”. Recensioni di locali da provare e ricette da replicare a casa sono i contenuti più condivisi dai creator sui social media e apprezzati dal pubblico alla ricerca di nuovi luoghi e sapori da scoprire per saziare la propria fame.
Quando un brand dovrebbe ingaggiare un food influencer? Dipende, come sempre nel marketing, dagli obiettivi che si vuole raggiungere. Qui te ne elenchiamo quattro:
- Per attivare il passaparola online
Alla base del funnel di vendita c’è la visibilità. Le campagne di Influencer Marketing possono contribuire a generare awareness – cioè conoscenza del brand nel pubblico – puntando su contenuti originali e creativi, progettati per diventare virali.
- Per creare hype al lancio di nuovi prodotti o all’apertura di nuovi locali
La curiosità generata dall’attesa è una leva ancora efficace nel marketing. Se stai aprendo un nuovo locale o ristorante, potresti creare hype invitando dei food influencer per un evento a porte chiuse. Oppure, se hai creato una nuova linea di prodotti, potresti inviare delle box a influencer selezionati, per recensire le referenze testate.
- Per espandere la community social
L’esposizione mediatica sui profili degli influencer può avere come obiettivo anche la crescita della community e l’acquisizione di nuovi follower. In questo caso, ingaggia solo creator che hanno una nicchia di pubblico simile alla tua, così da attirare persone in target con il tuo brand.
Leggi il caso studio di Tisane biologiche.
- Per aumentare le vendite o le prenotazioni
L’obiettivo più succoso è la vendita: puoi fornire agli influencer codici sconto per acquistare sul tuo e-commerce a un prezzo vantaggioso, oppure puoi offrire consumazioni gratuite da mettere in palio con un contest a premi dedicato esclusivamente ai loro follower.
Leggi il caso studio Natruly.
Che ruolo ha il food creator in una campagna di Influencer Marketing
In una campagna di influencer marketing il food creator ha un ruolo centrale soprattutto in fase creativa. La scelta dell’influencer, infatti, non deriva solo dal numero di follower, ma anche dal suo stile, dalla sua inventiva e dalla sua personalità. Avere un pubblico simile non basta: affinché la campagna funzioni, brand e influencer devono condividere valori, tono di voce, stile comunicativo. E questo è il consulente o l’agenzia di influencer marketing a valutarlo. Una volta selezionati gli influencer giusti da coinvolgere, come contribuiranno alla riuscita della campagna? Ecco le principali attività richieste al creator.
Partecipare al briefing
L’influencer è un asso nella manica in fase creativa. Capita spesso che il brand gli affidi la regia di un video o lo sviluppo creativo del concept ideato a monte dal team marketing. Questo per due motivi: la sua partecipazione rende i contenuti social lontani dalle classiche inserzioni pubblicitarie e coerenti rispetto a ciò che il suo pubblico si aspetta di vedere.
Studiare l’azienda e il suo pubblico
È necessario che l’influencer conosca a fondo il brand per poter ideare contenuti in linea con la sua personalità. Allo stesso tempo è cruciale che conosca anche il suo pubblico, per costruire un messaggio basato su specifici insight.
Creare e pubblicare i contenuti
Infine, l’influencer realizzerà i contenuti concordati e li pubblicherà sui suoi profili social. Quest’attività può variare in base a diversi fattori: le celebrità hanno un team social dedicato che si interfaccia con il team di influencer marketing dell’azienda. Di contro, un micro-influencer lavorerà ai contenuti in autonomia, apponendo la sua firma all’intera produzione.
Ora che hai chiaro il ruolo del food influencer, non ti resta che creare la tua campagna. Se è la prima volta e vorresti il supporto di un team specializzato, richiedi una consulenza gratuita dei professionisti di Jungler.
Fonti:
Buzzoole, Report Influencer Marketing e turismo.
https://www.moduloinox.it/food-blogger/
https://amilanopuoi.com/it/2021/02/12/divulgatori-su-instagram/
https://www.wineandthecity.it/wine-influencer-5-profili-da-tenere-docchio/