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Ci siamo. Il team di Jungler è pronto a programmare le campagne per il nuovo anno partendo dai trend dell’influencer marketing per il 2024. Ciò che ci aspetta nei prossimi 12 mesi ha molto a che vedere con l’Intelligenza Artificiale, il ritorno sugli investimenti e la poliedricità dei creator. 

Se hai un brand e vuoi restare al passo con i competitor, preparati a prendere appunti e salva l’articolo tra i preferiti. 

 

Trend 1: l’Intelligenza Artificiale sarà onnipresente nell’influencer marketing

Il 2023 è stato travolto dalla diffusione delle prime Intelligenze Artificiali di largo consumo. Si sono moltiplicate piattaforme generative come ChatGPT, Dall-e, Midjourney e Bard, ma anche piattaforme che sfruttano l’AI per elaborare dati strategici. Nel frattempo, sta crescendo il numero di agenzie che si affidano all’AI per il settaggio di campagne di influencer marketing e per la ricerca di creator e influencer presenti sui social media. 

Lato aziende, dal sondaggio Hootsuite Social Trends 2024 emerge che le organizzazioni sono pronte a quadruplicare l’utilizzo che attualmente fanno dell’AI nei loro processi di marketing. Le principali attività in cui i tool di AI saranno chiamati in campo sono: 

  • la produzione e l’editing dei testi; 
  • i processi ideativi; 
  • la creazione di contenuti per il servizio clienti; 
  • l’editing e la generazione delle immagini. 

Tutte attività che velocizzerebbero anche gli aspetti creativi delle campagne di influencer marketing. Ma non solo: un altro trend riguarda la creazione di influencer virtuali generati dall’AI. Ha fatto molto parlare il caso di Aitana Lopez, modella creata dall’agenzia spagnola The Clueless, che guadagnerebbe circa 10.000 dollari al mese dalle collaborazioni con brand di spicco. 

Antropomorfizzare i virtual influencer è ciò che ci aspetta nel futuro? Staremo a vedere. Prima dobbiamo fare i conti con l’autenticità. Sempre secondo Hootsuite, sarà l’esperienza il vero focus nel rapporto tra marchio e clienti ed è su quella che bisogna puntare, a prescindere dalla produzione di contenuti tramite intelligenze artificiali. 

 

Trend 2: la poliedricità dei creator, dai social all’imprenditorialità

Entro il 2027 la creator economy è destinata a raggiungere un valore complessivo di 480 miliardi di dollari, potenziando gli strumenti sia dei marchi sia degli stessi influencer. Se da un lato i brand hanno un catalogo di creator con cui collaborare sempre più ricco, verticale e professionale, dall’altro i creator hanno visto aumentare le opportunità di monetizzazione e di espressione del proprio talento. 

La crossmedialità ha portato in tv, sul grande schermo e sui palcoscenici tiktoker e instagrammer: Khaby Lame ha conquistato il pubblico come giudice di Italia’s Got Talent, Valeria Angione è già al suo secondo spettacolo teatrale, mentre Gabriele Vagnato è diventato la spalla di Fiorello nella trasmissione Viva Rai 2!

Mentre le revenue social hanno spinto molti creator a lanciare progetti personali per trasformare le loro attività di intrattenimento o di divulgazione in un vero e proprio lavoro e diversificare le fonti di reddito. I fondi per creator di TikTok e Instagram, i Diamanti di TikTok, gli abbonamenti su Instagram, Patreon e Tipee sono solo una parte delle ultime novità nella monetizzazione legata alla content creation. 

Senza dimenticare il lancio di brand fondati da creator. Non bisogna andare oltreoceano per guardare a esempi di successo: lo sono le collezioni fashion di Chiara e Valentina Ferragni, il brand di cartoleria CreaME di Daniela Cremona, i prodotti cosmetici Clio Make Up di Clio Zammatteo e potremmo citarne molti altri. 

Questa spirale di esposizione di creator e influencer va a beneficio anche dei brand che, finalmente, hanno la possibilità di attivare collaborazioni in contesti diversificati, per raggiungere pubblici più vasti e in diversi momenti della fase di acquisto di un potenziale cliente. 

 

Trend 3: il ROI e la scelta delle piattaforme andranno a braccetto

Aumenta il numero dei social network, ma non il numero di utenti che utilizza internet. Cosa significa? Che spesso i brand presidiano le piattaforme più per FOMO che per strategia. Alla fine del 2023 abbiamo visto arrivare Threds, la versione Meta di X (ex Twitter) ed è partita la corsa alla conquista dei posti in prima fila, come accadde con Clubhouse. 

Secondo Hootsuite, “le organizzazioni temono l’impatto sul ROI dell’essere presenti su così tante piattaforme”. E questo a ben dire: c’è bisogno di più budget, più professionisti, più contenuti, più influencer da coinvolgere nelle campagne. Sembra proprio che nel 2024 i brand punteranno sulla sostenibilità e il riciclo dei contenuti, abbandonando o mettendo in pausa le piattaforme che non rispecchiano gli obiettivi di ritorno sull’investimento

In questo scenario, a perdere sembrano essere Whatsapp (-18%), Pinterest, X e Facebook, con una crescita di Instagram, LinkedIn e, in testa, TikTok (+16%). 

Perché è un trend che interessa l’influencer marketing? È ovvio che i brand punteranno sulle piattaforme più frequentate e con una maggiore risposta del pubblico in termini di engagement e conversioni. La velocità con cui i social si stanno evolvendo, allo stesso tempo, deve tenerci sempre all’erta, soprattutto in un periodo di instabilità economica, politica e sociale come quello in cui stiamo vivendo. 

Se, finora, la pianificazione di lungo periodo sembrava essere la corsia preferenziale, oggi, come dice lo stesso Google nelle sue previsioni per il digital marketing del 2024,  “il clima odierno richiede un’attenzione maggiore all’adattabilità. Sostituisci al piano quinquennale un approccio fluido, fatto di cambi di rotta continui ma minimi. Senza perdere di vista la tua vision a lungo termine”. 

Conclusione

Il 2024 sarà un anno di svolta per l’influencer marketing e segnerà una dicotomia tra un approccio obsoleto agli strumenti e un approccio sperimentale alle loro potenzialità. I brand potranno mettersi in gioco mixando dati, tool e creatività, abbattendo i costi ma mantenendo viva la performatività dell’ultimo quinquennio. Per farlo è importante affidarsi ai giusti professionisti, che sappiano guidarli e traghettarli verso gli obiettivi economici e di awareness desiderati. 

Se sei ancora alla ricerca del team giusto per le tue campagne di Influencer marketing, puoi conoscere Jungler in una consulenza gratuita per il tuo brand.

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Fonti: 

https://blog.buzzoole.com/it/osservatorio-influencer-marketing/trend-influencer-marketing-2024/ 

https://www.hootsuite.com/research/social-trends 

https://www.thinkwithgoogle.com/intl/it-it/tendenze-e-insight/tendenze-di-consumo/tendenze-del-marketing-digitale-nel-2024/

 

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