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Il giro d’affari dell’influencer marketing ha superato nel 2023 la soglia dei 300 milioni di euro solo in Italia, ed è destinata a crescere nel 2024. Il motivo di quest’ascesa è semplice: le leve che fanno capo alla promozione tramite creator e influencer funzionano ancora. È aumentato sia il numero di aziende (passando dall’81% al 90% – fonte: UPA) che di capitali investiti (+10% rispetto al 2022 – fonte: UPA). Di riflesso sono moltiplicate le opportunità di guadagno per gli influencer grazie alla poliedricità dei social media e della creator economy

Qui trovi una panoramica di quanto guadagna un influencer, utile ai professionisti quanto alle imprese per avere un benchmark aggiornato al 2024. 

Il contesto, tra influencer, creator e aziende

Gli influencer si posizionano a metà tra gli investimenti in content marketing e gli investimenti pubblicitari. Questa doppia anima li rende strumenti di marketing irrinunciabili per le aziende, che hanno aumentato il numero di contenuti pubblicati online, sia sui loro canali proprietari che degli stessi influencer. 

Solo a novembre 2023 i post nati in collaborazione tra brand e creator hanno superato su Instagram i 20.2k, con oltre 11 milioni di interazioni generate e una media di 557 interazioni per post (fonte: Report Sponsored Instagram Onim). 

Sebbene le performance dei social siano calate negli anni, resta alto il desiderio degli utenti di consumare contenuti online, soprattutto se non invasivi come le classiche inserzioni pubblicitarie. La voglia di “social verità” ha fatto emergere nuovi personaggi e nuovi trend, come New Martina che con il suo negozio di cover e pellicole per smartphone ha raggiunto più di 7 milioni di follower su TikTok e ne ha aperto un secondo a Bologna. La spontaneità e l’ironia vengono premiate dalle persone e dalle aziende, che scelgono l’influencer non tanto per il numero di seguaci, ma quanto per la capacità di generare coinvolgimento e interesse intorno ai prodotti. La spontaneità è anche il motivo per cui TikTok è esploso negli ultimi quattro anni: per ottenere l’effetto viralità sono sufficienti un format intelligente e uno smartphone. Non importa la qualità dell’editing e la risoluzione, è il contenuto a fare la differenza. 

Le imprese preferiscono puntare sui nano e micro-influencer: con una media dai 1.000 ai 10.000 i primi, e dai 10.000 ai 100.000 follower i secondi, hanno un tasso di conversione che oscilla tra il 3,6% e l’8%. E sono questi i numeri che contano in un piano marketing e nella definizione dei cachet degli influencer. 

I settori che continuano a investire più degli altri in influencer marketing restano il Fashion e il Beauty, seguiti dal Gaming, dal Travel e dal Lifestyle, in Italia quanto all’estero. Nel contesto globale i brand puntano su partnership continuative con gli influencer, tenendo conto delle performance delle campagne e della vicinanza ai valori della propria community.

Fonte: Influencer Marketing Benchmark Report 2023

Secondo una ricerca di Influencer Marketing Hub, il 61% delle aziende intervistate preferisce puntare annualmente sugli stessi influencer, mentre il 39% punta al turnover, forte delle nuove figure emergenti sui social network. Anche questo contribuisce a determinare i guadagni degli influencer: i follower passano in secondo piano rispetto alla capacità di convertire o aumentare l’awareness del brand

Quanto guadagnano gli influencer per singolo contenuto: la tabella

Ogni anno gli enti di ricerca tengono le fila della creator economy e producono le stime che ti abbiamo condiviso, oltre ai guadagni medi degli influencer in Italia. Sono quattro le variabili prese in considerazione per i compensi: il numero di follower, l’engagement rate, la tipologia di contenuto e la piattaforma. 
La tabella di riferimento sui compensi più recente è riportata nel numero del 12 gennaio 2024 del Corriere della Sera e ha come fonte l’agenzia DevRev, che dal 2021 aggiorna i dati e li condivide con gli addetti ai lavori. 

Tabella costo influencer per singolo contenuto
Fonte immagine: Corriere della Sera – 12 gennaio 2024

YouTube resta il social network che offre il guadagno maggiore, seguito da Instagram, TikTok e Facebook. Per una menzione su YouTube, un nano-influencer con una fanbase fino a 10k follower può ottenere un compenso fino a 1.500 €. Le celebrity hanno un cachet che sfiora gli 80.000€ per singolo video. 

Oggi le principali collaborazioni si instaurano tra aziende e micro-influencer. Un influencer con 100.000 follower ha un guadagno che oscilla dai 100€ ai 10.000€, in base alla piattaforma. Su Facebook il range va dai 100€ ai 400 € per un engagement rate pari allo 0.2%, il più basso tra i social. Su Instagram, con un tasso di interazione del 4%, un post viene retribuito dagli 850€ ai 4000€, mentre una storia dai 250€ ai 1.500€. Su TikTok con un ER del 5% il range va dai 650€ ai 3000€. Nettamente superiori sono le cifre che interessano YouTube dove un video può arrivare fino a 10.000€. 

Conoscere questi parametri è cruciale quando si definisce il budget di marketing annuale. La ricerca Influencer Marketing Benchmark Report 2023 evidenzia come il 23% degli intervistati spenda più del 40% del budget in influencer marketing. Mentre un ulteriore 18% ne destini il 20-30% alle campagne.  
Ne vien da sé che pianificare in anticipo l’investimento per il 2024 e il 2025 sia la chiave per massimizzare il ROI e scegliere gli influencer giusti con cui collaborare. I nano e i micro-influencer restano (e resteranno) i preferiti su cui puntare, per il potenziale di engagement e per la ripartizione dei costi. A questo va aggiunta un’attenta valutazione anche di altri aspetti, oltre i costi vivi dei contenuti: l’obiettivo della campagna – brand awareness o conversione? –, la sua durata, la qualità dei contenuti elaborati, la nicchia di interesse e la categoria merceologica di riferimento. Non solo: gli utenti sono già propensi ad acquistare o non sono ancora pronti? Tutte valutazioni di cui tener conto già in fase di scouting, profilazione e negoziazione degli influencer per le proprie campagne.

Tipologia di influencer scelti dalle aziende per le campagne
Fonte: Influencer Marketing Benchmark Report 2023

Infine, i dati confermano come siano aumentati i brand che corrispondono agli influencer pagamenti in denaro, rispetto a formule come sconti sui prodotti o gli stessi prodotti più costosi dell’azienda. Entrambe le parti sono più consapevoli del valore della content creation e degli introiti che le campagne riescono a portare nel breve e medio periodo. Un segnale di maturazione del settore a tutto tondo.

Modalità con cui vengono pagati gli influencer e percentuali
Fonte: Influencer Marketing Benchmark Report 2023

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Fonti:

https://www.upa.it/it/news/nel-2023-investimenti-in-influencer-marketing-a-323-milioni-di-euro-10-sul-2022.html 

derev.com/2022/07/quanto-guadagnano-gli-influencer

https://www.onim.it/wp-content/uploads/2023/12/ONIM-Report-Sponsored-Instagram-Novembre.pdf

https://influencermarketinghub.com/influencer-marketing-benchmark-report/

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